Australia, subito spettacolo Sfrecciano Lorenzo e Stoner

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  1. chad smith jr
     
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    PHILLIP ISLAND (Australia), 15 ottobre 2010 – Pioggia a secchiate, raffiche di vento gelido che incattiviscono dall’oceano e spazzolano i pratoni affacciati sul mare su cui è adagiato il circuito. La prima giornata di prove del GP d’Australia si è svolta in un clima più invernale che primaverile. Ma sulla pista bagnata è stato subito spettacolo, con il duello già esaltante tra un Lorenzo appena consacrato campione del mondo con tre gare di anticipo e il “padrone” del circuito, quel Casey Stoner che ha vinto le ultime tre edizioni della corsa.

    birra e benzina — Comunque ci sarebbe voluto un uragano per fermare il mare di appassionati in variopinte mantelle impermeabili che sta raggiungendo (moltissimi in moto, ovviamente) la pista di Phillip Island per un week-end tutto birra e benzina (uno in verità non arriverà, almeno per quest’anno. La polizia l’ha fermato vicino a Walwa: era diretto qui, ma andava a 206 km all’ora…). Al mattino, dopo una notte di precipitazioni “generose”, pista allagata e prime libere rinviate per consentire agli addetti alla pista e ai pompieri di liberare tratti del circuito più impraticabili. Poi, nel pomeriggio, appena la pioggia ha concesso una tregua, pur senza cessare mai del tutto, fuori prima i kamikaze della 125, in una sessione che a tratti è sembrata più una prova del mondiale di cross, tra scivolate, escursioni nell’erba e tuffi involontari nel fango. L’inglese Bradley Smith (Aprilia) in 1’54”547 ha messo in fila tutti, a partire dal capoclassifica Marc Marquez (derbi), staccato di 925 millesimi. Notevole l’exploit dell’altro britannico Kent, terzo con la fin qui deludente Lambretta. Migliore degli italiani Simone Grotzkyj, decimo; sedicesimo Marconi, mentre non avrebbero ottenuto i tempi per la griglia – se oggi si fosse girato per la pole (ma domani è previsto un miglioramento almeno parziale del meteo) - Savadori, Gabrielli e Ravaioli.


    stoner contro lorenzo — Nella MotoGP, primo quarto d’ora di spettacolo garantito da Stoner, subito un missile quando gli altri navigavano prudenti sulla pista fradicia, poi le zampate impressionanti del nuovo re Jorge Lorenzo, che a un certo punto aveva a due secondi (!) il rivale più vicino (un Simoncelli molto in palla). Nel suo dodicesimo giro Lorenzo ha stampato un 1’41”146 che non è stato più migliorato, Stoner (Ducati) si è poi avvicinato fino a 334/1000, mentre il terzo tempo è stato di Hayden con l’altra Ducati. Bene gli italiani: Simoncelli (Honda del Team Gresini), quarto a 7 decimi da Lorenzo, ha subito dietro il compagno di squadra Melandri (grintosissimo) e Dovizioso con la Honda ufficiale HRC. Missing il rientrante Dani Pedrosa (a 10” da Lorenzo e teoricamente fuori dalla griglia), Valentino Rossi è cresciuto con inesorabile calma, chiudendo però con il settimo crono di giornata, a quasi un secondo e mezzo da Lorenzo. Si sa che l’italiano nove volte campione del mondo non gira mai al limite al venerdì, però il segnale che Lorenzo manda a tutti i rivali è chiaro: provate a prendermi.

    moto2 — Sfreccia Alex De Angelis nella prima sessione di libere della Moto2. Il sanmarinese della Motobi ha girato in 1'36"295, precedendo di 18 millesini il britannico della Suter Scott Redding. Terzo tempo per lo spagnolo della Morikawi Fonsi Nieto, fermatosi a 1'36"697. Andrea Iannone, quinto in 1'37"021, è il primo degli italiani: ottavo Roberto Rolfo, nono Claudio Corti. Toni Elias, lo spagnolo della Morikawi che domenica scorsa ha conquistato il Mondiale, è solo 15° (1'38"207).
     
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