Motomondiale al 100% made in Spain

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  1. chad smith jr
     
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    Lorenzo in MotoGP, Elias in Moto2 e uno tra Marquez, Terol ed Espargaro in 125, passeranno alla storia per aver regalato alla Spagna la tripletta iridata nel Motomondiale 2010. Impresa unica: dal 1990, quando le classi sono diventate tre, mai nessun Paese aveva vinto tutti i titoli in palio. Prima, con in pista più categorie, ci erano riusciti tre volte l'Italia (1976, 1975 e 1950), due gli stessi iberici (1989 e 1988) e la Gran Bretagna (1967 e 1965).

    Il primato di questo 2010 è da considerarsi assoluto, visto che gli spagnoli hanno dominato le rispettive classifiche. Nell'ottavo di litro si è assistito quasi a una sorta di secondo campionato nazionale, con Marc Marquez, Nico Terol e Pol Espargaro che si sono spartiti tutte le vittorie in palio. A tre gare dal termine e divisi da 12 punti, saranno loro a giocarsi il successo finale.

    Nella debuttante classe di mezzo, Toni Elias ha quasi subito preso in mano la situazione e il solo Julian Simon, guarda caso connazionale, ha provato a resistergli. Almeno fino a tre gare dal termine, quando anche la matematica lo ha estromesso dai giochi. Sette successi per il pilota del team Gresini, con gli altri, Iannone in testa, a dividersi le briciole.

    Discorso quasi identico nella "top class", dove Jorge Lorenzo ha fatto il Valentino Rossi nella prima metà di stagione conquistando sette vittorie e poi resistendo al tentativo di recupero dell'altro spagnolo di vertice, Dani Pedrosa, fermato a quota quattro dall'infortunio di Motegi. Undici vittorie in due, con Stoner e il Dottore costretti ad accontentarsi di qualche apparizione sul podio e poco più.

    Un'impresa rara, ma non unica per la Spagna, che già in passato aveva messo a segno il tris, limite comunque mai superato nei 62 anni di vita del campionato mondiale di motociclismo. Per la precisione nel 1988 e 1989, quando 80, 125 e 250 divennero terreno di caccia per merito di Sito Pons, autentico dominatore della quarto di litro con l'imbattibile Honda, ma anche di Jorge Martinez, oggi potente team manager in tutte le categorie, che vinse i due titoli delle minime cilindrate nello stesso anno. A loro si aggiunsero Manuel Herreros, specialista delle piccole, e Alex Criville, passato poi alla storia per aver regalato ai suoi colori il primo e unico titolo della 500 (era il 1999).

    Solo l'Italia, e non è un caso, ha fatto lo stesso, anche se parecchio tempo fa e con in pista cinque categorie. Bisogna infatti andare indietro fino al 1976 e 1975 per festeggiare la tripletta tricolore. Grazie soprattuto a Walter Villa (tre titoli con la Harley Davidson), l'immenso Giacomo Agostini, e gli alfieri della Morbidelli Pierpaolo Banchi e Paolo Pileri. Prima, nel 1950 (quattro classi), toccò a Bruno Ruffo, Dario Ambrosini e Umberto Masetti festeggiare con Mondial, Benelli e Gilera un trionfo tutto made in Italy, per uomini e mezzi.

    La Gran Bretagna, infine, deve al mito Hailwood essere riuscita a insignirsi di quella che Oltremanica chiamano la "triple crown", perché c'è la firma di "Mike The Bike" in entrambe le occasioni in cui i sudditi della Regina hanno fatto centro per tre volte contemporaneamente. Prima nel 1965 con la vittoria in 500, insieme a un altro grande delle moto, Phil Read, e Ralph Bryans, poi nel 1967 con la doppietta in 250 e 350, oltre a Bill Ivy in 125.

    Quanto basta per capire che non sarà facile ripetersi, anche se la Spagna sembra essere l'unica nazione in grado di lasciare gli avversari ancora a mani vuote. A meno che Rossi, Iannone e qualche giovane di belle speranze (che all'orizzonte non si intravede) non decidano di farci una sorpresa.
     
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0 replies since 13/10/2010, 22:44   2 views
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